giovedì 26 aprile 2012

io e niccolò (fabi)

sarà la primavera, sarà che sul mio i-pod ho i suoi cd ma so solo che ascoltando le sue canzoni spesso ritrovo il respiro che spesso serve per staccare un attimo, giusto quei 5 minuti quando in ufficio sembra scoppiata l'apocalisse, guardi la finestra e respiri solo al pensiero che sarai fuori a camminare, a fare la spesa, a vivere...insomma per ritrovare l'entusiasmo dei nuovi inizia e non dirsi "ma è tutto qui?"
(attenzione...apprezzo enormemente la quotidianità e ringrazio ma quando vedi certe situazioni mi chiedo se non la diamo troppo per scontato...)

costruire niccolò fabi

Chiudi gli occhi
immagina una gioia
molto probabilmente
penseresti a una partenza

ah si vivesse solo di inizi
di eccitazioni da prima volta
quando tutto ti sorprende e
nulla ti appartiene ancora

penseresti all'odore di un libro nuovo
a quello di vernice fresca
a un regalo da scartare
al giorno prima della festa

al 21 marzo al primo abbraccio
a una matita intera la primavera
alla paura del debutto
al tremore dell'esordio
ma tra la partenza e il traguardo

nel mezzo c'è tutto il resto
e tutto il resto è giorno dopo giorno
e giorno dopo giorno è
silenziosamente costruire
e costruire è potere e sapere
rinunciare alla perfezione

ma il finale è di certo più teatrale
così di ogni storia ricordi solo
la sua conclusione


così come l'ultimo bicchiere l'ultima visione
un tramonto solitario l'inchino e poi il sipario
tra l'attesa e il suo compimento
tra il primo tema e il testamento

nel mezzo c'è tutto il resto
e tutto il resto è giorno dopo giorno
e giorno dopo giorno è
silenziosamente costruire
e costruire è sapere e potere
rinunciare alla perfezione


ti stringo le mani
rimani qui
cadrà la neve
a breve

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